«Spazi del trasfigurativo», Via Labicana 122, Roma

Spazie del trasfigurativo

Disvelazione
Disvelazione

Oltre il visibile, l’invisibile, oltre l’immagine, l’essenza, oltre la materia, lo Spirito. Su questi tre procedimenti espressivi si è tenuta negli anni la costante ricerca pittorica di Marina Sagramora, non dissimile né avulsa dalla contemporanea frequentazione della Scienza dello Spirito secondo i dettami dell’Antroposofia come diffusi da Rudolf Steiner e Massimo Scaligero. Impegno non ad altro mirante che alla sollevazione del velo materico per scoprire, dietro e oltre la limitata parvenza fisica della realtà contingente, la dimensione inviolata e immensurabile del trascendente. Per l’artista, il premio per tanta dedizione creativa e operativa consiste nel disvelare la natura ineffabile degli oggetti e porgerla all’osservatore del­l’opera, affinché questi si renda partecipe, per simbiosi, dell’atto sublimativo cui l’artista volge la sua fatica. Resta, al di là di ogni esito espressivo, l’esaltazione di dinamizzare l’inerte, illuminare il cono opaco dello scenario materico, accendere con il colore gli accenti atoni del mondo. Cosí facendo, l’artista imbastisce un nido di richiamo, una gibigianna per lo Spirito affinché discenda dall’universale archetipo e pervada di grazia e armonia gli aspetti della materia, non ultimo il cuore umano, e ponga ogni cosa in assonanza con la musica delle sfere, l’alta Voce che sillaba il vivente.

Fulvio Di Lieto

Mostra di pittura Marina aprile 2018