A distanza di due anni, dal 17 al 30 aprile 1993, alla Galleria “Arte in Vetrina” di Via Serafini si è tenuta una nuova personale di Marina Sagramora, dal titolo «Nostalgia di Futuro».
Fulvio Di Lieto cosí la presenta nel catalogo: «Se nella pratica espressiva di molti pittori l’apposizione del colore tende a conquistare per dilatazione la forma di oggetti e figure, o i contorni di un paesaggio, nel caso di Sagramora le velature cromatiche, rarefacendo la loro corposità materica, sollevano le nostre facoltà sensorie e percettive alla dimensione entro la quale ogni concretezza figurativa e oggettuale si dissolve. Quello che resta è un inesplorato mondo eterico in cui vibrano essenze piú che presenze, e tutto si assimila a un’immanente imponderabilità. Ma forse l’artista, grazie alle capacità evocative delle cromíe riverberanti, con i suoi scenari di pregnante luminosità ci propone l’immagine di una regione trascendente di cui la nostra anima conserva sopite reminiscenze».
Un attento esame di ogni dipinto da parte della critica d’arte Nicoletta Prinzi.
Per tener fede al titolo della Galleria, “Arte in vetrina”, durante i giorni della mostra la pittrice dipinge in galleria, davanti alla grande e luminosa vetrina. |